Diario di un “sorvegliato speciale”: 31 dicembre

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E vai! È finalmente decollata la campagna per la vaccinazione anti-Covid. La televisione se n’è impossessata immediatamente. Già da prima che il vaccino venisse autorizzato passavano più volte al giorno sugli schermi immagini di braccia denudate e perforate non si sa bene contro quale virus, probabilmente quello influenzale. Insomma, immagini di repertorio, come capita sempre più spesso sulla tv pubblica, giusto per preparare il palato degli spettatori. Poi abbiamo cominciato a vedere le prime vaccinazioni anti-Covid “autentiche”, si spera, fatte in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, brevi filmati dedicati a personaggi di grande richiamo (l’immunologo Fauci, l’ultranovantenne britannica e così via). E poi il 27 dicembre abbiamo finalmente potuto assistere al rito immunizzatorio consumato da sanitari più o meno eminenti con la sola intrusione, criticatissima, del presidente De Luca che ha colto l’ennesima occasione per apparire sugli schermi col pretesto inoppugnabile di essersi sacrificato sull’altare della persuasione degli scettici. Passerà comunque alla storia come il primo politico vaccinato contro il Covid in Italia. E non è poco: in Italia negli ultimi tempi si passa alla storia per motivi molto meno edificanti.

Aperto il vaso di Pandora gentilmente offerto dalla Pfizer-Biontech, le emittenti televisive ci hanno subissato di soggetti vaccinati, anche anonimi, con interviste che iniziavano immancabilmente con la domanda: “Come si sente adesso che è vaccinato?”. Tutti si sentivano bene perché pensiamo che si sia evitato di mandare in onda le risposte di quelli che si sentivano “non tanto bene” o “così così” per non parlare degli spiritosi che hanno risposto: “Meglio, molto meglio di prima!” oppure: “Meraviglioso, ho avuto una visione mistica! Quando faremo il richiamo?”. 

Questa l’inaugurazione. Ma da domani sarà un bombardamento televisivo inarrestabile che durerà anche oltre l’esaurimento delle modestissime forniture fin qui pervenute. Quando la campagna di vaccinazione avrà preso piede non mancheranno di aggiornarci ad ogni edizione dei TG sul numero dei vaccinati con interviste ai personaggi più o meno noti che daranno tutti la stessa risposta. Ci sarà anche qualche raro scoop, come la vaccinazione di Zangrillo, e naturalmente, se ci saranno, quelle di Salvini e della Meloni, ammesso che abbiano il coraggio di farlo sapere ai loro simpatizzanti negazionisti. Unitamente ai dati sugli effetti della pandemia, che continueranno per un bel po’, i resoconti giornalieri sulle vaccinazioni consentiranno alle emittenti televisive di dedicare buona parte dei notiziari ad interviste e immagini di repertorio replicate, come sempre, fino al limite della decenza sottraendo così, ad un costo prossimo allo zero, spazio alle informazioni vere. Che poi, come ormai evidente, altro non sono che la riproposizione sintetica di quelle fornite al mattino da “La Repubblica” o dal “Corriere della sera”. Quando la pandemia sarà finita, bisognerà prendere in seria considerazione una profonda riforma del servizio pubblico televisivo che risolva, tra le tante anomalie, anche la qualità dell’informazione.

Stasera a mezzanotte scatterà comunque il 2021, l’anno della vaccinazione. L’invito a tutti è quello di farsela, l’augurio è che funzioni.

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