Il Napoli vince ma….

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Certo, il Napoli ha vinto largamente a Cagliari e non è che ogni volta che vince facile gli avversari sono scarsi ma, e questa volta ci sembra essere così, il Cagliari che ha affrontato è sembrato poca cosa. Non solo, andato in vantaggio si è fatto raggiungere sul pareggio dopo una serie di contrasti in area persi, crediamo, per mancanza di cattiveria e per troppa superficialità. Poteva succedere il peggio, ovviamente. Una squadra certamente inferiore che riagguanta il risultato contro una “forte” può prendere fiducia e morale e mettere gli avversari in difficoltà. Non è successo perchè il fortissimo (ma lui non lo sa) Zielinski, dopo solo due minuti, ha riportato in vantaggio gli azzurri con un gioco di velocità e tecnica al centro dell’area che ha confuso tutta la difesa avversaria. Beh, la successiva espulsione di Lykogiannis ha fatto il resto. Cagliari demoralizzato e poi, naturalmente, il Napoli ne segna altri due con l’ottimo Lozano e con Insigne su rigore.

Tutti felici e contenti ma, ed è questo che ci deve preoccupare, i partenopei, anche in terra sarda, stavano complicando una partita che sembrava in discesa. Perché? La mancata cattiveria sotto porta, la mancanza di “veleno”, come ama dire il Mister, non ci hanno consentito di segnare, come era naturale, più gol già nel primo tempo. Come al solito innumerevoli tiri in porta, numerose palle gol e solo un gol. La mancanza di Osimhen e Mertens non è un problema insignificante. Petagna, sia pur generoso, non sembra in grado di sostituire i due titolari come potrebbe e dovrebbe. Ci sarebbe piaciuto vedere per una ventina di minuti anche il giovane Cioffi ma, in compenso, abbiamo avuto conferma che Rrahmani riceve uno stipendio dalla società. Mario Rui, come al solito, fa cose buone e cose che noi umani non dovremmo mai vedere, Fabian Ruiz è sembrato in crescita ma ancora non determinante, Di Lorenzo finalmente fisicamente a posto. Gli altri tutti benino con una punta di eccellenza per il solito Insigne, vero trascinatore e faro di questa squadra, e con il polacco Zielinski migliore in campo.

Ora ci toccheranno lo Spezia in casa, l’Udinese fuori, l’Empoli e la Fiorentina in casa, il Verona fuori, il Parma in casa e il Genoa fuori. Queste otto partite, compresa quella vinta contro il Cagliari, dovranno lanciarci definitivamente e stabilmente nelle prime quattro e poi… ehm … vedremo! Tutto il resto sono chiacchiere: Gattuso sì, Gattuso no, Giuntoli sì, Giuntoli no, il covid, gli infortuni, la mancanza di pubblico. Noi non crediamo di avere una squadra in grado di vincere il campionato, e lo diciamo anche con una vena scaramantica, ma certamente abbiamo un organico in grado di non farci dubitare della possibilità di rientrare nell’Europa che conta dalla porta principale. In ultimo, e lo scriviamo con non poca emozione, abbiamo avuto un rigore a favore. Ecco, il 2021 “si è presentato come comanda iddio”.

1 commento su “Il Napoli vince ma….”

  1. Il Napoli resterà sempre una squadra incompiuta, manca di un leader, della spina dorsale di riferimento portiere, difensore centrale regista di centrocampo e punta.(Reina, Albiol, Jorginho e Higuain.
    Il Napoli vincente aveva oltre MARADONA lo staff composto da Allodi, Marino Moggi
    (I campionati si vincono anche fuori dal campo ).
    Oggi Il Napoli ha ottime indvidualita ‘ma non è squadra.

    Godiamoci le vittorie domenicali non illudiamoci Il presidente è felice poiché i calciatori hanno mercato.
    La nuova maglia stile Argentina mi fa ricordare la mia squadra del cuore giovanile INTERNAPOLI squadra vera.
    Non snaturiamoci facciamo risplendere
    L’azzurro che era anche di MARADONA.

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