A Toti e ai suoi compari: un saluto da Gigi Proietti

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Fonte: Wikipedia

Morire di virus o di povertà. Un dilemma drammatico che chi avrebbe la legittimità di porre, i milioni di poveri veri in tutto il mondo, non ha voce per farlo, si tratta di carne da macello sia se si ammalano sia se vanno a lavorare in condizioni di semi schiavitù.

Tra i tanti paradossi o, se volete, tra i tanti comportamenti ambigui, contraddittori a volte schizofrenici, registrati in questi lunghi mesi di pandemia, in Italia e nel mondo, c’è quello di chi sta ricattando intere popolazioni proponendo l’aut aut tra difesa della salute e difesa della tenuta dei sistemi economici, siano i più ricchi, i potenti, chi non vuole rinunciare nemmeno ad un centesimo dei propri ampi margini di profitto. Sfruttano e ricattano e, purtroppo, i più deboli rischiano di diventare il loro inconsapevole “braccio armato”.

Già perché nelle piazze non ci sono i ricchi ma gli sfruttati, coloro che per lo più, grazie al comportamento truffaldino dei loro datori di lavoro, con l’estensione lenta, progressiva e a quanto pare inevitabile delle restrizioni sulla mobilità, non potranno più guadagnarsi i pochi euro necessari alla loro sopravvivenza, lavorando per molte ore e senza nessuna copertura previdenziale. Una condizione che li rende doppiamente invisibili, nel lavoro e nella disoccupazione, non potendo neanche accedere a cassa integrazione e agli altri sussidi straordinari predisposti dai governi, in Italia come in tanti altri Paesi.

Come se la situazione non fosse già drammatica di per sé, l’etere, i cavi telefonici, le rotative dei giornali sono intasate da stupidaggini che si rincorrono, a volte fondate su notizie vere altre volte gonfiando e travisando fatti. Hanno incominciato, purtroppo, gli scienziati, confermando di aver perso una grande occasione per svolgere un ruolo per aiutare le società ad avere comportamenti razionali, seguiti dalle notizie pervenute dalla potente vicina Svizzera dove, come ha riportato il quotidiano La Stampa, si sta valutando di applicare un protocollo per selezionare, in caso di sovraffollamento, chi inviare in rianimazione, un protocollo che escluderebbe i pazienti over 75 con patologie gravi pregresse e gli over 85, finendo con Toti, presidente della giunta regionale ligure, che con il suo fare, con i suoi modi che noi non sappiamo immediatamente interpretare, tra il demenziale e il clownesco, anche in situazioni serissime, ha pronunciato la frase “gli anziani non sono indispensabili….”.

Noi siamo tra quelli che il 60esimo compleanno l’hanno già festeggiato. Sembrerà strano, ma ne siamo molto contenti. Non ci spaventa la vecchiaia e neanche la pensione: ad avercela però.

Abbiamo esordito citando il dilemma che attanaglia i governanti se salvare la salute pubblica o l’economia. Qua però sembra che il problema non sia “economico” ma contabile. La professoressa Fornero continua a offuscare i colori del video nelle nostre televisioni, una sera si e una no, come il Savonarola di Troisi che ci continua a ripetere: ricordati che devi morire!

Allora, come abbiamo noi stessi ricordato solo un anno fa, i geriatri hanno pomposamente affermato che si è anziani a 75 anni. Hanno addirittura scritto che andare in pensione fa male alla salute. Poi chiudono le scuole e gli anziani servono da babysitter. Al lavoro sono, pare, insostituibili e, in ogni caso, chi ha dai 60 anni in più è un problema per la sanità pubblica perché più fragile e attaccabile dal virus.

Che noia mortale, che ipocrisia profonda. Che vigliaccheria pubblica e privata. Allora a Toti e alla Fornero, a chi ci vuole in perfetta efficienza fino al nostro ultimo respiro perché non vogliono pagarci la pensione e a chi ci vorrebbe morti in fretta e senza eredi, rispondiamo con una delle più divertenti performance del grande Gigi Proietti “non me rompe er ca” che proprio in questi giorni, nella mattina del suo 80esimo compleanno, ci ha lasciati. Rivedetela e sorridiamo contro la stupidità. Grazie Gigi Proietti.

2 commenti su “A Toti e ai suoi compari: un saluto da Gigi Proietti”

  1. Articolo veritiero e ben fatto, scritto con parole che arrivano a chiunque.
    Toti forse non sa che la vita è una ruota che gira, e gira per tutti, anche per lui. I cosiddetti anziani, i nonni per intenderci, oggi hanno un ruolo fondamentale nella vita delle famiglie. Non producono, dice Toti, e allora chi regge l’economia delle famiglie facendo i baby sitter o aiutando i figli che sono in grosse difficoltà economiche per via del lavoro che manca e non ultimo per questa mazzata data dal covid. Sig. Toti, se vuole dare solo fiato parlando a vanvera, si compri una tromba che farà meno danni.

  2. Teresa Scalese

    Bellissimo articolo.
    Davvero interessante l’ultima parte…
    Poi la menzionata citazione del grande Gigi calza a pennello!

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