Ci hanno spento il VAR

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Il Napoli di Gattuso non aveva mai pareggiato e lo fa contro il Milan. Partita fra le due squadre forse più in forma del campionato che termina, ingiustamente, 2 a 2. Pareggio arrivato dopo una brillante prestazione del Napoli che ha giocato meglio dei milanesi riuscendo a concedere agli stessi solo due tiri in porta, il primo a seguito di una disattenzione difensiva e il secondo su rigore.

Già, ancora un rigore contro fischiato “giustamente” da La Penna perché a tutti è sembrato vedere il fallo di Maksimovic su Bonaventura, anche a lui che ha prontamente fischiato. Abbiamo scoperto poi che fallo non era e, come al solito, ci chiediamo perché quel “brav’uomo” di Rocchi, seduto comodamente al VAR, non abbia richiamato la giacca nera a rivedere il fallo. Né lui l’ha fatto e neanche l’arbitro, vedendo le veementi proteste dei napoletani, ha avuto il dubbio. Ma che gli costava andare a vedere? O semplicemente non voleva vedere meglio? Certamente avrà visto bene il fallo “piede a martello” di Theo Hernandez al 75’ tanto è vero che lo ha ammonito e quel “buontempone” di Rocchi non avrà proprio immaginato di poter richiamare La Penna per un chiaro fallo da espulsione. Ma non è detto che non stesse vedendo magari un film su altri canali. Ma noi no, stavamo vedendo la partita e non ci è sfuggito, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il fallo nettissimo, da rigore, su Elmas. Questa volta però né l’arbitro, né quel “rilassatissimo” uomo al VAR hanno visto niente. E va beh, non ce ne facciamo una ragione, ma tant’è!  

Partita comunque bella che ha visto il Napoli dominare a tutto campo con un Di Lorenzo in crescita, possiamo dire il “solito” Insigne a comandare, Mertens più in palla di altre serate, Koulibaly che sembra ritornare ad essere un giocatore fondamentale, qualche errore di Maksimovic e due di Callejon che, in un minuto, prima sbaglia un’occasione facile e poi non riesce a coprire consentendo al Milan di attaccarci. Forse doveva uscire ma, siamo sinceri, Politano non convince e lì dobbiamo trovare una soluzione definitiva. Come non ci convince Milik che sembra avere la testa da un’altra parte e anche quello è un equivoco che ci trasciniamo da tempo. Pareggio quindi ma, come ripetiamo da tempo, poco ci importa. Manteniamo alta la concentrazione e aspettiamo l’8 agosto.

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