Ritardi nel pagamento degli stipendi ai supplenti della scuola

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Riceviamo da un gruppo di supplenti docenti e personale ata e volentieri pubblichiamo.

«Numerosi docenti di ogni ordine e grado che hanno accettato supplenze brevi (ovvero non annuali o fino al termine delle lezioni) sono senza stipendio da mesi. Parliamo di arretrati di settembre, ottobre e novembre, per non parlare di dicembre. La protesta è giustamente montata sul web nei gruppi fb della piattaforma Noipa che gestisce i pagamenti dei pubblici dipendenti. Una disfunzione che invero si registra da lunga data, ma che quest’anno ha raggiunto dei picchi intollerabili. Si dimentica che i supplenti non sono volontari e lavorano per vivere.

Se il titolare di una ditta privata non pagasse i suoi dipendenti incorrerebbe in sanzioni, ma, a quanto pare, quando a “non pagare” nei tempi di diritto è lo Stato, la legge non è uguale per tutti.

Ci si interroga spesso sulla scarsa considerazione che famiglie ed alunni hanno dei docenti, del fatto che mancano gli insegnanti (chissà perché), e bisognerebbe interrogarsi anche sulla scarsa considerazione che i governi (di tutti i tempi) continuano ad avere verso chi lavora nella scuola come precario. In questi giorni la piattaforma Noipa nemmeno funziona, dicono che è in manutenzione. L’ennesima disfunzione per tanti docenti senza stipendio, che nemmeno possono sapere cosa sta succedendo e a che punto sono i pagamenti che probabilmente non arriveranno nemmeno per Natale.

È questo lo Stato costituzionale di diritto? Uno Stato che lascia in difficoltà i lavoratori? L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (art. 1 della Costituzione) … dovremmo riscriverla specificando “lavoro non pagato”».

La Redazione ha contattato qualche docente del gruppo protestatario, che ci ha confermato che il disagio denunciato è alquanto ricorrente, per cui riteniamo doveroso dare spazio a questa legittima protesta.

8 commenti su “Ritardi nel pagamento degli stipendi ai supplenti della scuola”

  1. Grazie per l’articolo nessuno ne parla. Noi supplenti siamo in grande difficoltà e spesso viaggiamo ogni giorno per recarci al lavoro con le spese che ne conseguono, io faccio circa 160km ogni giorno dal 9 ottobre senza aver percepito nulla fino ad oggi

    1. Stessa situazione anche per noi collaboratori scolastici supplenti brevi, questa situazione è diventata insostenibile.

  2. elio mottola

    Sono stato per lungo tempo negli anni ottanta a capo dell’ufficio del Provveditorato agli Studi che pagava le competenze al personale supplente temporaneo di Napoli e provincia. Le procedure all’epoca comportavano la circolazione cartacea di documenti contabili dalle scuole all’ufficio centrale con tutti i ritardi che potevano nascere da disguidi, errori di calcolo, deficienza nella documentazione giustificativa dei pagamenti. Malgrado tutti i passaggi burocratici e le procedure esclusivamente manuali (non informatiche) ritardi di durata così intollerabile erano rari e dipendevano dal ritardo con cui il Ministero accreditava i fondi sul pertinente capitolo di spesa. Oggi la procedura credo sia ampiamente automatizzata e che ritardi di questa dimensione siano dovuti esclusivamente a mancanza di fondi sullo specifico capitolo di spesa. Nulla di sorprendente con questo governo che si disinteressa di chi ha bisogno di sopravvivere e che ricorre sistematicamente non soltanto alla fiducia del Parlamento ma anche, come ci racconta questa storia, a quella dei dei precari della scuola: abbiate fiducia, sarete pagati. Auguriamoci tutti che la cosa avvenga prima di Natale.

    1. ma non accetto la frase non ci sono fondi allora perchè assumono perché noi dobbiamo coprire persone in malattia in marernitá dove loro non possono andare a lavoro e lo stesso pagati e noi invece che possiamo andare per coprire il posto mancante altrimenti chi fa il loro lavoro e non dobbiamo essere pagati ma non è possibile questa politica assurda obsoleta e inaccettabile!!!!!!!!

  3. Il commento precedente conferma ancora di più quello che molti di noi pensano, mancano i fondi e per renderci la vita ancora più snervante, il governo ha inibito il sito noipa con una scusa oltremodo offensiva per le nostre intelligenze. Ditelo chiaro e tondo : ‘non ci sono soldi, vi pagheremo il giorno 30 febbraio’ Così ci mettiamo l’anima in pace e non ci rimettiamo pure i soldi per i lavoretti di Natale.

  4. La situazione è davvero vergognosa. Come può un docente recarsi tutti i giorni a scuola, fare il proprio lavoro con dedizione ed ematia ma sapere che questo Natale non potrà permettersi neanche di comprare un regalino per il proprio figlio? Ci devono delle spiegazioni che vadano oltre il “non ci sono fondi” perché se i fondi non ci sono le supplenti non le nomini.

  5. Dovremmo seriamente cercare di non accettare più questi tipi di contratti.
    Dicono tutti “prima o poi arriveranno gli stipendi” o “è sempre stato così” ma come è possibile accettare una simile situazione?? È arrivato il momento di fare qualcosa, di fare rumore e fermare questo assurdo sistema, in primis non accettando più questi tipi di supplenze

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