Fascisti su Marte

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Disegno di Antonio Nacarlo

Nel giorno stesso della sua “ascesa al trono” Trump ha dato inizio alla Creazione di un Nuovo M. Il suo primo passo è stata la concessione della grazia, sacrosanta, a chi era stato incarcerato per l’assalto patriottico al Capitol Hill. Il secondo giorno Donald esaltò la ripresa dell’estrazione delle fonti energetiche fossili, che avrebbero consentito la rinascita degli Stati Uniti. Il giorno dopo ritirò coerentemente l’adesione degli U.S.A dagli accordi di Parigi sul clima mentre il quarto giorno ritirò il suo paese dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il quinto giorno fu mirato alla deportazione degli immigrati che avevano commesso reati in territorio americano. Il sesto giorno legittimò la cittadinanza americana dei soli uomini maschi e delle donne femmine, negandola a tutti gli Lgbqt+.

Il settimo giorno lo avrebbe, dopo tanta fatica, destinato al riposo, a immagine e somiglianza del suo Dio buono, generoso e lungimirante che lo aveva sottratto alla morte permettendogli di proseguire nel suo disegno di salvare gli U.S.A. e, perché no, il pianeta tutto, dal disastro cui li stava portando la democrazia. Quindi, soddisfatto di aver mandato tutto a puttane, gli sarebbe piaciuto andarci un po’ anche lui come ai bei tempi in cui era solo un tycoon.

Ma il suo programma bruscamente saltò: all’improvviso gli apparve Dio e lo apostrofò dicendogli: «Bada, Donald, non finiamo come Berlusconi che “unsi” improvvidamente: anche lui volle andare a puttane, anzi se le faceva portare ad Arcore e a conti fatti ottenne solo i funerali di Stato, l’intitolazione di un aeroporto e un francobollo commemorativo. Ora bisogna darsi da fare perché il programma è ben più ambizioso: si va su Marte, fascisti su Marte come preconizzò Corrado Guzzanti in Italia qualche decennio fa!» Così, liberatosi all’istante delle sembianze di Dio, parlò Elon Musk.

Concludiamo questa breve parabola con un paio di interrogativi facili facili e per nulla inquietanti: quanti esseri umani circolanti credono che personaggi come Musk, Trump, Orban, Milei e probabilmente Meloni, intendano realmente fare gli interessi dei rispettivi connazionali e non piuttosto realizzare le proprie personali e discutibili aspirazioni? Ed, infine, quanto sta loro a cuore il futuro di un pianeta Terra dilaniato dalle immancabili lotte per la sopravvivenza che si scateneranno a causa dell’aggravamento della crisi climatica, reso inevitabile dalle scelte sciagurate di Trump e soci?

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