I romanzi aiutano a capire la vita

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Senza scomodare ricerche scientifiche le quali sostengono che i famelici lettori di narrativa acquisiscono una marcia in più per vivere in modo intenso le proprie vite, è esperienza comune che la lettura di romanzi di qualità aiuta a comprendere le persone nella vita reale proprio per il fatto che abitua a capire i personaggi letterari. In questo senso la narrativa, quella di qualità, agevola la socialità.

Credo che appartenga a questa categoria la recente fatica letteraria di Vincenza D’Esculapio, La tenuta dei melograni (pp. 209, € 15, Homo Scrivens editore, 2022), innanzitutto perché in questo romanzo si incontrano molti personaggi le cui vite, i cui atteggiamenti si intrecciano in situazioni spesso complesse che, talvolta, vanno oltre ciò che accade nella nostra quotidianità.

Il romanzo principia in una Napoli imbiancata dalla nevicata del 1956 dove, tra le antiche mura della Real Casa dell’Annunziata, Brigida Chiaramonte, duchessa D’Acquaviva, fra ricordi e allucinazioni ripercorre il passato della sua nobile famiglia d’origine siciliana e ne rivive la tormentata storia fino all’ultimo respiro.

Si tratta di un viaggio a ritroso nel tempo, dal 1837, anno nefasto del colera che flagellò l’isola mentre la grande Storia seguiva il suo corso fino alla rivoluzione del 1848. Sua madre Ginevra, dal carattere forte e dalla personalità aperta, vivrà appieno gli eventi di quell’anno cruciale in cui fonderà con nobildonne, poetesse e intellettuali ‒ realmente esistite ‒ il movimento culturale della Legione delle Pie Sorelle. Il filo rosso di questi eventi felici, drammatici, storici e immaginari in cui si intrecciano storie di importanti personaggi è un’antica nenia siciliana, che accompagna lo scorrere del tempo nella tenuta dei melograni.

Cosa rende storie del genere tanto avvincenti per i lettori? Probabilmente è il trovare in queste pagine tante riflessioni, spesso in situazioni conflittuali, che induce l’immedesimazione nei personaggi che appaiono non stereotipati, ma poliedrici e spiazzanti, imprevedibili. La ricchezza lessicale e sintattica della scrittura di Vincenza D’Esculapio contribuisce a connotare personaggi così complessi, e questo appare, a mio avviso, il principale pregio di questo romanzo.

Per chi ha interesse a incontrare l’Autrice, si ricorda che il romanzo La tenuta dei melograni sarà presentato il 16 giugno prossimo, alle ore 17, al Salotto Striano, presso la sede “50 & più” di

Via Cervantes 55, Napoli.

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