Vacanze spaziali 2027

tempo di lettura: 3 minuti
Rendering di un hotel spaziale
Hotel spaziale, rielaborazione grafica di Noemi Neiviller

Aprile 2021, c’è chi comincia ad immaginare le vacanze estive, ristoranti, centri benessere, concerti. Sembrerebbe l’inizio di una normale storia, se non fosse che siamo ancora nel pieno di una pandemia globale e progettare vacanze non è così sicuro né così semplice. Sicuramente, però, l’immaginazione di tutti è ancora attiva, sognando un luogo di pace, un luogo lontano che sia capace di far dimenticare quest’anno di reclusione, paura, sconforto, solitudine. C’è chi sogna la montagna, chi il mare, chi addirittura immagina una vacanza fantascientifica, magari oltre i confini della Terra.

Ebbene la fantascienza inizia ad avvicinarsi alla realtà poiché nei prossimi anni grazie a una nuova società di costruzioni gestita dall’ex pilota John Blincow, la Orbital Assembly Corporation (OAC), che si definisce “la prima società di costruzioni spaziali su larga scala”,verrà costruito quello che sarà “il primo hotel spaziale al mondo”. Il suo nome? Voyager Station, che secondo i piani è tecnicamente fattibile; infatti i primi rendering (la raffigurazione tridimensionale) sono stati pubblicati già due anni fa. In una recente intervista a CNN Travel, Blincow ha spiegato che ci sono stati alcuni ritardi legati al Covid, ma la costruzione dell’hotel spaziale dovrebbe iniziare nel 2026 e un soggiorno nello spazio potrebbe essere una realtà entro il 2027.

Questo hotel spaziale avrà la forma di una ruota panoramica e si troverà in orbita terrestre, tra i 300 e 1000 km di altitudine. Voyager Station sarà caratterizzato da una serie di baccelli attaccati all’esterno dell’anello rotante. Alcuni di questi potrebbero essere venduti alle agenzie spaziali, quali la NASA o l’ESA, per “ricerche nello spazio”, gli altri invece saranno destinati a hotel, cinema, palestre, ristoranti, bar, centri benessere, ville di lusso (da affittare o acquistare), sala per concerti, sale conferenze e attività commerciali. La stazione Voyager sfrutterà le tecnologie dello spazio e i comfort della Terra per creare un’esperienza unica, senza precedenti nella storia. La gravità simulata permetterà che servizi igienici, docce e letti funzioneranno in modo simile a come accade sulla Terra.

Ma la cosa più affascinante di tutte, che ha dell’incredibile, sarà l’opportunità per gli ospiti dell’hotel di fare una passeggiata nello spazio. Blincow ha detto che gli astronauti gli hanno raccontato nel corso degli anni che l’esperienza è così incredibile che quelle volte in cui sono usciti dalle navicelle spaziali non avevano voglia di tornarci dentro. “Andare là fuori e guardare l’intero sistema solare e la Terra dall’esterno, sarà un momento straordinario”, ha rimarcato Blincow nell’intervista.

La struttura utilizzerà le stesse tecnologie adottate sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ma si differenzierà per un aspetto molto importante: la gravità artificiale, che sarà impostata ad un livello simile alla gravità sulla superficie della Luna; la rotazione costante della struttura garantirà un campo gravitazionale artificiale per permettere così agli ospiti di trascorrere comodamente le loro giornate con i piedi per terra sentendosi un po’ più leggeri, saltare più in alto, alzare pesi massicci e correre in modo del tutto diverso.

Il design interno della nave spaziale è stato già presentato da Tim Alatorre, senior design architect della Orbital Assembly Corporation, e in un’intervista a CNN Travel ha dichiarato che l’estetica dell’hotel è una risposta diretta, opposta, al film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio – che ha definito “quasi un progetto di cosa non fare. Penso che l’obiettivo di Stanley Kubrick fosse quello di evidenziare il divario tra tecnologia e umanità e così, intenzionalmente, ha reso le stazioni e le navi molto sterili, pulite e aliene”. L’idea di Alatorre è invece quella di ricreare uno stile simile a quello degli hotel di lusso terrestri.

I turisti che sperano di visitare l’hotel dovranno sottoporsi a un addestramento prima di salire a bordo, ha riferito il Washington Post; questo perché i vacanzieri spaziali dovranno viaggiare sulla navetta SpaceX Starship per arrivarci. “Non possiamo chiamare SpaceX nostro partner, ma in futuro non vediamo l’ora di lavorare con loro”, ha detto Blincow in un recente evento dal vivo. Per ora non sono state pubblicate tariffe per i soggiorni ma, ovviamente, inizialmente il prezzo sarà piuttosto alto. Tuttavia l’azienda spera che le tariffe diventino più ragionevoli nel tempo: alla fine dovrebbe costare la stessa cifra di “un viaggio in crociera o un viaggio a Disneyland“, ha dichiarato il team a CNN Travel. Ormai il futuro che vediamo nei film, quello che leggiamo nei libri o nei fumetti è più vicino che mai. Tutto quello che prima ci sembrava impossibile, tra non molti anni farà parte della normalità.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto